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La nostra nuova sede

10 luglio 2024

La nostra nuova sede

A partire dal mese di luglio 2024 siamo lieti di ricevervi nella nostra nuova sede al seguente indirizzo:

Strada Massetana Romana N°64 int.5, Siena 

(al piano superiore del negozio EURONICS)

 

 

E' Dislessico? Come l'Aiuto!     7 consigli per i genitori

31 dicembre 2023

E' Dislessico? Come l'Aiuto! 7 consigli per i genitori

1. Come riconoscere i segnali precoci della dislessia

Molti genitori si accorgono che “qualcosa non torna” già nella scuola dell’infanzia o nei primi anni della primaria. I segnali da osservare possono includere difficoltà nel riconoscere le lettere, problemi di memoria a breve termine, lentezza nel linguaggio, confusione tra destra e sinistra, o disinteresse per le attività che coinvolgono la lettura e la scrittura. Questi segnali non sono sempre indice di dislessia, ma è utile parlarne con gli insegnanti e, se persistono, rivolgersi a uno specialista per una valutazione.

2. La diagnosi di DSA: cosa significa e cosa comporta

Ricevere una diagnosi di Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) può essere un sollievo, ma anche fonte di dubbi. La diagnosi, rilasciata da un’équipe autorizzata, è il primo passo per accedere a misure di supporto scolastico come il PDP. Non è una “etichetta”, ma una chiave per comprendere meglio il modo di apprendere del proprio figlio. È importante leggere il referto con un professionista che ne spieghi il significato in modo chiaro.

3. Cosa deve contenere un buon PDP (Piano Didattico Personalizzato)

Il PDP è il documento che formalizza le strategie didattiche personalizzate per gli studenti con DSA. Deve contenere:

• Le difficoltà specifiche emerse dalla diagnosi

• Gli strumenti compensativi e dispensativi previsti

• Le modalità di verifica e valutazione adattate

• Gli obiettivi condivisi con la famiglia

I genitori hanno diritto di partecipare alla stesura del PDP, che va aggiornato almeno una volta l’anno.

4. Strumenti compensativi e dispensativi: quali scegliere e perché

Gli strumenti compensativi aiutano lo studente a svolgere i compiti che risultano più faticosi a causa del DSA. Alcuni esempi:

• Sintesi vocale e audiolibri

• Mappe concettuali e schemi

• Calcolatrice e tabelle

Le misure dispensative, invece, sollevano da alcune prestazioni (es. lettura ad alta voce, dettati lunghi, copiatura dalla lavagna). La scelta va sempre fatta in base al profilo individuale dello studente.

5. Come aiutare tuo figlio nei compiti senza fare il maestro

I compiti possono diventare un momento di tensione familiare. È importante aiutare i figli a organizzarsi, senza sostituirsi a loro. Alcuni consigli utili:

• Creare una routine fissa e uno spazio tranquillo

• Usare timer per scandire il tempo di studio e di pausa

• Incoraggiare l’uso degli strumenti compensativi

• Premiare l’impegno, non solo il risultato

L’obiettivo è promuovere l’autonomia, non la perfezione.

6. Quando serve il tutor dell’apprendimento?

Il tutor dell’apprendimento non è un “ripetitore”, ma un professionista formato per supportare studenti con DSA. Lavora su:

• Strategie di studio efficaci

• Organizzazione dei compiti

• Potenziamento dell’autonomia

È utile quando lo studio a casa diventa fonte di frustrazione o quando il ragazzo fatica a trovare un metodo adatto a sé. Il tutor può lavorare in sinergia con la famiglia e la scuola.

7. DSA e emozioni: come affrontare la frustrazione, la rabbia o il senso di inadeguatezza

Un bambino con DSA può sentirsi “meno capace” dei compagni, soprattutto se non riceve il giusto supporto. È importante validare le sue emozioni, ascoltarlo senza giudizio e rinforzare le sue qualità. Frasi come “vedo che ti stai impegnando molto” o “non sei solo, possiamo affrontarlo insieme” possono fare la differenza. Se la sofferenza è intensa, può essere utile il supporto di uno psicologo specializzato in età evolutiva.